Sole, istruzioni per l’uso

Sole, istruzioni per l’uso

12 Luglio 2018 0 Di amorinozpt

Bilanciare rischi e benefici derivanti dal sole è possibile. Lo si può fare scegliendo con buon senso tempi e modi di esposizione e proteggendosi in modo adeguato, tenendo conto anche dell’età e della pelle di ciascuno.

Tanti raggi, tanti effetti

L’esposizione ai raggi solari ha diversi effetti positivi sull’organismo: stimola infatti la produzione della vitamina D e ha un effetto benefico sull’umore. I raggi ultravioletti (UV), però, possono causare danni ai nostri occhi e alla nostra pelle, favorendo l’insorgenza di tumori cutanei.

Il sole è una insostituibile fonte di vita: i suoi raggi forniscono alla terra calore e luce, e sono responsabili dell’attivazione del processo della fotosintesi clorofilliana con cui le piante producono energia e sostanze nutrienti.

L’esposizione alla luce solare nell’uomo stimola la produzione di vitamina D, un ormone con molteplici proprietà a livello di vari organi e tessuti, e il cui apporto con la dieta è talvolta insufficiente.

È stato inoltre dimostrato che l’esposizione ai raggi solari ha anche un effetto benefico sull’umore, soprattutto in chi soffre di un disturbo affettivo stagionale, una forma di depressione innescata dai cambi di stagione.

Le componenti della luce solare

Raggi infrarossi: hanno la capacità di riscaldare, ma proprio per questo possono dilatare i capillari e i vasi superficiali, favorendo la formazione di inestetismi cutanei come la couperose e facilitando o peggiorando le vene varicose delle gambe.

Luce visibile: indispensabile per la vita sulla terra, può però favorire la degenerazione maculare della retina, prima causa di cecità negli anziani dei Paesi più sviluppati.

Raggi ultravioletti UV-A: rappresentano il 99% circa delle radiazioni ultraviolette che raggiungono la superficie terrestre. Penetrano in profondità nella pelle, stimolando un’abbronzatura lenta e duratura, ma danneggiando le sue fibre elastiche: sono quindi i principali responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della formazione di rughe.

Raggi ultravioletti UV-B: catalizzano la produzione di vitamina D nella pelle, ma sono anche causa delle scottature solari: un’eccessiva esposizione a questi raggi è associata a diverse patologie tumorali, e non solo, della pelle e degli occhi.

I rischi del sole

Occhi

I raggi ultravioletti possono provocare in rari casi un carcinoma squamoso della cornea o della congiuntiva, ma più spesso favoriscono la cataratta, una degenerazione del cristallino, che diventa sempre più opaco fino a compromettere la vista e che, in certi casi, può portare anche alla cecità. Può svilupparsi anche uno pterigio, un inspessimento della congiuntiva che porta a opacizzazione della cornea o a una limitazione dei movimenti oculari. Non bisogna poi dimenticare che il melanoma si può sviluppare anche all’interno dell’occhio.

Labbra

In chi soffre di herpes labiale, un eccesso di raggi UV può favorire la riattivazione del disturbo.

Pelle

Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti favorisce a breve termine l’insorgenza di scottature e a lungo andare la formazione di rughe e cheratosi, malattie croniche della pelle che in rare occasioni possono generare lesioni pretumorali.

Dai melanociti, le cellule che producono il pigmento melanina che conferisce il colore alla pelle, può avere origine il melanoma, il più pericoloso dei tumori cutanei. La sua insorgenza può dipendere da esposizioni al sole intense e occasionali, che provocano scottature, soprattutto nell’infanzia. Diversamente dagli altri tipi di tumori della pelle, provocati quasi esclusivamente da una prolungata esposizione ai raggi solari, il melanoma dipende anche da altri fattori (come la predisposizione familiare, la pelle chiara o la presenza di molti nei).

Dalle cellule basali dell’epidermide possono originare i tumori basocellulari, o basaliomi, frequenti come quelli a cellule squamose soprattutto in chi per ragioni professionali (contadini, pescatori eccetera), vive gran parte del tempo all’aria aperta, esposto in maniera continuativa all’azione dei raggi ultravioletti. Sono i più frequenti tumori della pelle, rappresentandone circa l’80% dei casi, ma hanno una crescita molto lenta e localizzata per cui è molto difficile che possano mettere in pericolo la vita prima di essere individuati e asportati chirurgicamente.

Dalle cellule squamose dell’epidermide possono originare i tumori squamocellulari detti anche a cellule squamose o spinose, frequenti soprattutto in chi per ragioni professionali (contadini, pescatori, eccetera), vive gran parte del tempo all’aria aperta, esposto in maniera continuativa all’azione dei raggi ultravioletti. Sono tre volte più comuni dei melanomi, ma molto meno aggressivi, tanto che raramente mettono in pericolo la vita.

Bilanciare rischi e benefici

Trarre tutti i vantaggi derivanti dal sole evitandone i rischi è possibile. Lo si può fare scegliendo con buon senso tempi e modi dell’esposizione e proteggendosi in maniera adeguata, tenendo anche conto dell’età e del tipo di pelle di ognuno.

Non esistono infatti regole valide per tutti, in ogni luogo e in tutte le stagioni: ognuno, nelle diverse situazioni, dovrà trovare, eventualmente col consiglio del proprio medico o del pediatra, la propria misura per esporsi al sole in maniera equilibrata.

Un bambino con i capelli rossi e la pelle lentigginosa andrà protetto anche dal primo sole di primavera in città, ma anche un adulto con una pelle olivastra di tipo mediterraneo, se non sta attento, potrà scottarsi al sole dei Tropici.

 

fonte https://www.airc.it/